Il fagiolo di Spagna (Phaseolus Coccineus) è sicuramente una delle più belle varietà di fagiolo, facile da identificare per la dimensione decisamente più grossa rispetto alle altre e, vista la sua presenza in quasi tutti i territori montani italiani, da nord a sud, vale la pena di conoscerla meglio. Originaria del Centro America, in particolare dal Messico, arriva in Europa oltre cento anni dopo il Phaseolus Vulgaris (la grande famiglia dei borlotti), esattamente nel 1633 per mezzo del naturalista e collezionista inglese J. Tradescant, che lo portò nel “suo” orto botanico di South-Lambeth.
La pianta, rampicante, alta fino a tre metri, è stata coltivata per molto tempo solo a scopo ornamentale, grazie ai delicati fiori rossi o bianchi simili a piccole orchidee, e piantata nei giardini o in vasi disposti nelle finestre delle ricche dimore. Ancor oggi, per gli inglesi, rappresenta “la pianta di fagioli” per eccellenza, è presente in moltissimi orti domestici, dove unisce la bellezza dei fiori alla bontà – e abbondanza – dei semi. Anche in Friuli veniva usata come pianta ornamentale fino ai primi del ‘900, e chiamata “Fasul di rose”, i cui semi vengono descritti nel vocabolario friulano di Jacopo Pirona “molto grossi e picchettati di nero e di rosso, e sono pure commestibili” . In Italia, come detto, il fagiolo di Spagna è coltivato prevalentemente in montagna, come la stragrande maggioranza delle varietà rampicanti che in pianura difficilmente riescono a produrre un buon quantitativo di semi, ed è presente in molte regioni. In cucina viene normalmente consumato lessato, in insalata, condito con olio locale, o abbinato ad erbaggi; risulta invece meno adatto alla preparazione di minestre e zuppe. Caratteristico è il suo sapore che ricorda la nocciola. Viene utilizzato anche in altre cucine europee, Spagna e Grecia prediligono la varietà “bianco di Spagna”, mentre in Austria e Germania vengono preferiti gli ecotipi “marmorizzati”, con varie colorazioni. Ecco una lista dei “Fagioli di Spagna” presenti in Italia (di cui trovate alcune schede complete nel sito) ABRUZZO FAGIOLO A FAVA - AQ FAGIOLOTTA BIANCA - AQ FASCIOLOZZE o FAVONE - TE CALABRIA PAPPALUNI D’ASPROMONTE - RC FAGIOLO A FAVA DEL REVENTINO - CZ FAVARULA NERA - CZ FRIULI V.G. FAGIOLO GIGANTE DI PLATISCHIS - UD FAGIOLO GIGANTE DI RUALIS - UD FAGIOLO FIORINA DI LUSEVERA - UD LAZIO FAGIOLONE DI VALLEPIETRA – RM LIGURIA FAGIOLANA DI TORZA – SP LOMBARDIA FAGIOLO DELLA VALVESTINO - BS COPAFAM DELLA VAL CAMONICA – BS FAGIOLO DEL TONE - VAL SERIANA - BG FAGIOLO DI CLUSVEN / GANDINO – BG MARCHE FAGIOLO TURCO O CIAVATTONE BIANCO - MC FAGIOLO DE LI ROTELLI – PASSO TREIA – MC MOLISE FAGIOLI DI CASTEL S. VINCENZO – IS PIEMONTE FAGIOLANA DELLA VAL BORBERA - AL TOSCANA SCHIACCIONE DI PIETRASANTA – LU FAGIOLA GARFAGNANA o CASCIANA - LU FAGIOLA FIORENTINA TRENTINO FAGIOLI CECCONI DI CAPRIANA – TN FASOLE “BAGIANE” DI TESERO – TN FASOLANE DI STORO – TN FASOLE DI CASTEL TESINO – TN FAGIOLO DI SPAGNA DELLA VAL D’ULTINO – BZ VALLE D’AOSTA FAGIOLI GAMEA’ - AO VENETO FASOLA DEL DIAVOLO - VI FASOLA DI POSINA “POSENADA” - VI FAGIOLO CORONA DI FELTRE - BL FASOLE “ZOTE” DEL FELTRINO - BL Un vero patrimonio da salvaguardare! Comments are closed.
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June 2021
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