Detto anche fasol biso, o solferino, il gialèt fa parte della memoria storica della Val Belluna e la sua coltivazione è documentata sin dall'inizio del '900. Ma è solo una delle numerose varietà coltivate in questa zona, anche se tra le più pregiate, dalla quale, a partire dal 1530 circa, si diffusero i fagioli in Italia. La ragione per cui gli studiosi considerano queste valli la culla di tali legumi è legata alla storia di un umanista bellunese, Giovanni Piero Valeriano, che studiò e visse alla corte papale tra il 1400 e il 1500.
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