Molto piccole e dal colore marrone scuro, le rare lenticchie di Ustica sono tenere e saporite. Sui terreni vulcanici di quest’isola si coltivano da sempre e la tecnica di raccolta è completamente manuale. Si seminano in gennaio e si raccolgono a giugno, senza utilizzare concimi, ne erbicidi di sorta, e le erbette infestanti si tolgono con una zappetta. Poi si lasciano seccare le piantine, si sradicano e si riuniscono in tanti covoni. La spagliatura si fa ancora come mille anni fa: le piante si calpestano trascinando grosse pietre con gli asini e, con un tridente, si lanciano in aria in modo che il vento di Ustica separi la paglia dalle lenticchie (è una tecnica complessa che sull’isola la conoscono solo i più anziani). Cibo povero per eccellenza, sono un ingrediente fondamentale della cucina locale, in particolare per ottime zuppe profumate con basilico o finocchietto selvatico. Tenere e saporite sono un cibo facile da cucinare, non hanno bisogno di ammollo e cuociono in appena tre quarti d'ora. Sono pochi i produttori del presidio, riuniti in un piccolo comitato.
Testo tratto da fondazioneslowfood.com
PAESI E ZONA DI PRODUZIONE :
Ustica - PA
PRODUTTORI DEL PRESIDIO : Az. Agr. Pagliuzzo Giuseppe Mancuso (referente) - Ustica (PA)