Alcune varietà locali di fave pugliesi, recuperate dal progetto BiodiverSO, sono state oggetto di uno studio da parte di alcuni ricercatori dell’Università di Bari, in particolare dei dottori Piero Santamaria e Massimiliano Renna, che ne hanno constatato l’alto contenuto di vitamina C presente in quelle fresche, o novelle, e di L-dopa, che è un precursore naturale del neurotrasmettitore dopamina utilizzato dai pazienti affetti dal morbo di Parkinson. Si tratta di quattro varietà locali, analizzate insieme a due varietà commerciali (Aguadulce e G. violetto): Fava cegliese (risultata con più concentrazione) Fava S. Francesco Fava Iam Bell Fava di Locorotondo
Dalla fava fresca quindi arriva un grosso contributo alla nostra salute, grazie anche alle loro proteine, carboidrati e minerali presenti.