Il fagiolo Romano, o Romanello, viene coltivato nella zona del Valdarno fiorentino e aretino. È piccolino, dalla forma irregolare e lievemente tondeggiante, con una buccia sottile. Si semina a fine aprile, non richiede terreni fertili e la sua produttività è media. In passato veniva consociato con la saggina o il mais. Viene prodotto per la vendita da sole tre aziende, il resto è limitato per lo più agli orti famigliari, ma è considerato da molti una delle varietà più buone. In cucina è utilizzato solitamente secco e, grazie alla buccia molto sottile, la cottura è abbastanza veloce. Ad un esame visivo, potrebbe essere scambiato per lo zolfino, mentre ad un esame gustativo si differenzia per l’assenza di quella punta di dolce che caratterizza l'altro. Il suo sapore intenso e delicato al tempo stesso, richiede preparazioni semplici, all’olio o all’uccelletto.