Storo, paese nella Val del Chiese, in provincia di Trento, è conosciuto principalmente per la sua polenta – di Storo– apprezzata ovunque e in Veneto facilmente reperibile. Ma da sempre, in consociazione col mais, venivano coltivate anche alcune varietà di fagioli, tutte intorno al fondo, qualcuna anche all’interno del campo(fasoi dal ciòc/borlotti, fasolane/bianchi di Spagna, fasoi gris/usati per la trippa, fasoi da far fò/da sgranare), senza dimenticare la coltivazione di alcune file di fasoi da magnar/tegoline/cornette. Si seminavano il 1° maggio, con il granturco, ed era una festa. Naturalmente questo connubio continuava in cucina ed ecco una delle tante ricette della tradizione: si cuociono i fagioli nell’acqua, si frigge il salame nel burro, a fette, con aglio e un cucchiaio di farina bianca passata in padella nel fritto del salame; si versano i fagioli cotti e si continua a fuoco lento per mezz’ora, e poi con l’acqua rimasta si cuoce la polenta per un piatto d’altri tempi!