L’area storica di coltivazione di questa varietà corrisponde con il territorio del comune di Murlo, in provincia di Siena. I semi sono stati tramandati per diverse generazioni dai primi decenni dell’Ottocento, e si sono conservati fino ad oggi grazie ad una famiglia che possiede dei terreni da coltivare nella frazione di Lupompesi. Viene chiamata “fagiola” in contrapposizione ad altre varietà dalle dimensioni maggiori, mentre il nome Venanzio fa riferimento a Venanzio Burresi, il coltivatore più anziano che ha preservato questa specie. Presenta un seme bianco e buccia sottile (che lo rende molto digeribile), con dimensione relativamente piccola e forma appiattita ed ellittica. Ha una pasta fine, quasi cremosa, un gusto appena sapido con sensazioni di erba fresca appena falciata. Conosciuta anche come fagiola di Murlo, viene utilizzata esclusivamente in autoconsumo e pertanto non è possibile reperirla né sui mercati locali, né tanto meno di scala più ampia. Questi semi sono stati donati dall’Associazione Culturale di Murlo, nella persona del dott. Nicola Ulivieri.
Testo tratto da fondazioneslowfood.com
PAESI E ZONA DI PRODUZIONE :
Murlo - SI
PRODUTTORI E AGRICOLTORI CUSTODI : Associazione Culturale di Murlo