Nella seconda metà del XX secolo erano rimasti in pochi i contadini di Serra de’ Conti che coltivavano la saporita varietà locale di cicerchia, che pure un tempo era molto diffusa nelle Marche. Si seminava in primavera tra il granoturco, assieme ai fagioli e ai ceci, e si raccoglieva ad agosto.
Le piantine riunite in piccoli fasci erano appese al sole e poi battute nell’aia: una buona scorta di cicerchie era una garanzia per l’inverno. Questa èuna varietà minuta e spigolosa, con colorazioni che vanno dal grigio al marrone chiaro maculato. Presenta una buccia poco coriacea, un gusto meno amaro delle altre varietà di cicerchie, e non ha bisogno di lunghi tempi di ammollo (sono sufficienti cinque ore) e di cottura (bastano 40 minuti). È un ingrediente particolarmente versatile: ottima in zuppe e minestre, ma anche cucinata in purea o servita come contorno dello zampone. Con la farina di cicerchie, inoltre, si preparano maltagliati e pappardelle. Ogni anno a fine novembre, si svolge a Serra de’ Conti, nel centro storico, la Festa della Cicerchia, gioioso appuntamento per riscoprire antichi sapori.
Testo tratto da fondazioneslowfood.com
PAESI E ZONA DI PRODUZIONE :
Serra de' Conti - AN
PRODUTTORI DEL PRESIDIO : Coop La Bona Usanza - Serra de' Conti (AN)