La soia è un legume originario dell’estremo Oriente, giunta in Europa soltanto agli inizi del 1900, importata dall’Inghilterra come alimento per diabetici. Oggi è diventata una delle più importanti piante alimentari, utilizzata in moltissime preparazioni industriali. Nonostante la facilità di coltivazione, la soia è la pianta transgenica più coltivata nel mondo, divoratrice di terreni e di biodiversità! L’Italia è leader in Europa per la produzione non OGM, e viene coltivata soprattutto nelle regioni del nord. Il 90% è destinato al comparto zootecnico, ovvero diventa mangime per gli animali. Così, per assurdo, i “carnivori” sono i più grandi consumatori di soia, trasmessa nelle carni o nei salumi consumati.
Possiede un sapore simile al fagiolo e può essere consumata come un legume. Ma si ricavano anche prodotti alimentari presenti nella grande distribuzione, come l’olio, la farina, la salsa (usata nella cucina cinese al posto del sale), il latte, il gelato e il tofu (formaggio a base di soia).
È composta al 44% da proteine, in quantità di gran lunga superiore agli altri legumi. Da essa si estrae la lecitina, una sostanza eccezionale che mantiene in sospensione il colesterolo presente nel sangue.
Ne esistono molte varietà e le più diffuse sono: soia gialla: da cui si ottengono tutti i principali derivati soia rossa: con semi di color rosso scuro, detti fagioli azuki soia verde: con grani chiamati anche fagioli mung o green gram