Ingredienti 400 gr. di zucca; 140 gr. di ceci quercia di Appignano; uno scalogno piccolo; due cucchiai di olio extravergine di oliva; 4 rametti di timo; sale q.b.
Preparazione Iniziare la sera prima mettendo in ammollo i ceci. Il giorno dopo scolarli e metterli in un tegame con acqua per cucinarli. Aggiungere l’acqua poco alla volta, coprire con un coperchio e lasciar cuocere a fuoco basso per circa 30 minuti, verificando la cottura. Quando i ceci risulteranno morbidi, scolarli, rimuovere le erbe aromatiche e frullare. Tagliare a piccoli dadini la zucca e lo scalogno, facendolo poi soffriggere in due cucchiai di olio extravergine di oliva. Aggiungere i cubetti di zucca e due rametti di timo,rosolare brevemente e poi versare circa un bicchiere di acqua. Lasciar cuocere a fuoco dolce per 15 minuti, se l’acqua si dovesse asciugare troppo metterne qualche cucchiaio. Ora salare e togliere i rametti di timo messi all’inizio. Accorpare alla zucca cotta i ceci scolati (tenere da parte il liquido) e portare a bollore. Frullare con il mixer a immersione e regolarsi sulla consistenza, aggiungendo se necessario il liquido di cottura dei ceci. Servire la crema di zucca con foglioline di timo fresco come guarnizione.
Testo tratto da trigliadibosco.it
Zuppa di Roveja
Ingredienti 250 gr. di roveja di Appignano; uno spicchio d’aglio; una cipolla; una patata grande; una carota; sedano; un rametto di rosmarino; due o tre foglie di salvia; una foglia di alloro; olio di oliva, sale e pepe q.b.
Preparazione Lessate per circa un’ora la roveja di Appignano, dopo un ammollo precedente di 10-12 ore: all’assaggio finale deve risultare morbida. Preparate nel frattempo un soffritto di aglio, cipolla e sedano tritati, con tocchetti di carota e patata. Rosolate il tutto e poi unite la roveja con la sua acqua di cottura. Aggiustate di sale e pepe, mettete un rametto di rosmarino, la salvia e l’alloro, e portate a cottura lentamente, in modo da ottenere una crema densa.
Testo e immagine tratti da blog.giallozafferano.it
Risotto alle Fave di Fratte Rosa
Immagine tratta da buttalapasta.it
Ingredienti 350 gr. di riso vialone nano; 1,5lt. di brodo di verdure; una cipolla dolce; un bicchiere di vino rosso; 100 ml. di passata di pomodoro; 500 gr. di fave fresche di Fratte Rosa sgusciate (o 200 gr. di fave secche); olio di oliva, sale e pepe
Preparazione In una pentola versiamo il brodo e portiamolo a bollore. Se usiamo le fave secche mettiamole a mollo nel brodo e lasciamole reidratare durante tutto il periodo di preparazione del risotto. Se invece usiamo quelle fresche una volta che il brodo bolle, le poniamo dentro per un paio di minuti, e poi togliamo la buccia ai semi. Nel frattempo mettiamo il riso dentro ad una padella piuttosto grande già bella calda, mescolando spesso e cercando di fare in modo che faccia una bella crosticina senza bruciare. Questa operazione serve a fare in modo che l’amido che il riso contiene, venga rilasciato lentamente durante la cottura, ed in questo modo il chicco non si sfalderà e rimarrà più duro. Una volta che il riso è tostato vi si sfuma un bicchiere di vino rosso, per dare un sapore più deciso alla base del piatto. Poi si comincia ad irrorare il riso con mestoli di brodo, mantenendolo sempre a bagno. Contestualmente tagliamo la cipolla a fettine sottili e la lasciamo caramellare in un pentolino con olio extravergine di oliva a fiamma media, e al termine aggiungiamo la passata di pomodoro, un pizzico di sale e pepe, lasciando restringere lentamente a fiamma bassa. Nel frattempo, quando il riso assorbe il brodo, provvediamo ad irrorarlo nuovamente fino a cottura ultimata (di norma ci vogliono 20-30 minuti). Poco prima del termine aggiungiamo in padella la cipolla con la passata. Non appena sarà pronto spegniamo il fuoco, mantechiamo il risotto e mettiamo le fave sgusciate prima di servire in tavola.