I semi hanno un alto contenuto di proteine, e una buona fonte di niacina, contribuendo alla salute del cervello e alla circolazione sanguigna. A causa della loro forte presenza, direttamente o come derivato, in una notevole quantità di cibi confezionati (soprattutto prodotti dolciari), sono aumentati in Europa i casi di allergia o intolleranza alimentare a questo seme.
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La coltivazione dell’arachide in Italia iniziò nel 1870 nei dintorni di Valenza, in Piemonte, ma si diffuse in maniera concreta nel secondo dopoguerra, raggiungendo il massimo di prodotto raccolto intorno al 1960, soprattutto in Veneto, Emilia Romagna, e Sicilia. Esso è poi gradatamente scomparso, anche a causa dell’elevato fabbisogno di manodopera per la raccolta.
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