La produzione di legumi e ortaggi in Liguria rimane importante, malgrado i numeri dicano che negli ultimi anni la superficie coltivata e il numero di aziende produttrici, sia diminuito. Ciononostante si trovano ancora molte eccellenze, soprattutto per quanto riguarda i fagioli.
Tra queste non si possono non citare il fagiolo bianco di Pigna, Badalucco e Conio, coltivato nei terrazzamenti delle colline imperiesi e presidio Slow Food, il fagiolo borlotto di Mangia, dal bel colore rosso, i fagioli di Pignone (Dell’Aquila, Lumè e Lupinari), la fagiolana di Torza, antica varietà dal grande valore culturale e gastronomico, ed il fagiolo Cenerino e il cannellino, dell'incontaminata Val di Vara. Ma in Liguria è interessante anche la produzione di piselli. Nel comune di Borghetto Vara, viene coltivato il pisello nero di L’Ago, ricercato per la sua consistenza, ed inoltre nella zona di Chiavari, è presente il pisello di Lavagna, dall'estrema dolcezza. Altri legumi storici da citare sono il cece rosso di Orco Feglino, in provincia di Savona, coltivato anche per la preparazione della famosissima farinata ligure, ed il Moco delle Valli della Bormida, una varietà di cicerchia antichissima e coltivata in valle almeno da fine ’800. Ci piace infine ricordare un piatto povero della cucina ligure a base di legumi, la mesciua, una zuppa la cui ricetta è nata per caso nel porto di La Spezia mescolando i vari rimasugli di legumi e cereali rimasti durante il carico/scarico delle navi.