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Il fagiolo monachello è una varietà antichissima, la cui coltivazione nel territorio del Parco dei Monti Sibillini risale ad oltre 100 anni fa. Conosciuto localmente anche col nome monichelle, oggi è quasi del tutto scomparso a causa della sua scarsa produttività. La pianta presenta fiori e baccelli di colore bianco, mentre i semi, dalla forma rotonda e delicata, sono caratterizzati da una colorazione bianco avorio e da una macchia violacea scura, che fa pensare alla livrea delle rondini o, come si evince dal nome, all’abito delle monache. Particolarmente apprezzato per le sue proprietà organolettiche, questo fagiolo possiede una consistenza simile al borlotto, ma con una polpa più compatta. Il sapore ed il profumo sono delicati, ed ha un tempo di cottura di circa due ore (dopo averlo precedentemente tenuto a bagno per almeno sei ore). In cucina è ideale per zuppe e minestre.