I fagioli (fašöj) un tempovenivano coltivati negli stessi campi destinati alle patate: le piante erano per lo più fatte crescere lungo rami lineari (fràschi) piantati nel terreno a intervalli regolari sui bordi del campo. Tradizionalmente, avevano forma molto allungata, di circa due metri di larghezza per parecchi metri di lunghezza. Queste grandi aiuole (prös) erano affiancate fino a coprire grandi superfici, come è ancora possibile vedere (sempre meno) in alcune località. I baccelli venivano raccolti e aperti; i fagioli erano in piccola parte usati freschi, ma per lo più erano posti a seccare, e solo al momento dell'uso si ponevano ad ammorbidire in acqua. Sbaccellatura (fê giü) e cernita (cèrni) dei fagioli erano una buona occasione per serene serate famigliari di lavoro, conversazione e preghiera. Riso e fagioli sono i principali ingredienti della famosa “paniccia piemontese”, da gustare durante il carnevale valsesiano, nelle piazze di Varallo Sesia.