Il cece nero nasce in tempi antichissimi in Medio Oriente, ed oggi le maggiori coltivazioni in Italia si trovano tra Basilicata e Puglia. Si può trovare anche in altre regioni del centro-sud, ma ogni territorio impone alle colture le sue specificità, con gli odori e i sapori diversi. Nella stessa Basilicata, un tempo Lucania, si coltivano nel Materano, nel Metapontino, fino a ridosso delle Murge e del Pollino. È un legume rude e tenace, dal sapore deciso, che in cucina risulta versatile per molte preparazioni, dalle più classiche alle più elaborate. Ha bisogno di un ammollo almeno di 24 ore, meglio 48. Questi ceci ricchi di ferro, venivano consumati già dai Romani fritti o tostati, nelle Agorà. Il loro colore nero è solo esterno, all’interno sono chiari come gli altri. Vengono utilizzati come ingrediente anche nella preparazione di taralli e nella pasta.